Ci sono strade che portano verso le montagne selvagge, tra grotte e pinnacoli di calcare, alla scoperta di un fantastico mondo di gole e canyon, boschi di lecci popolati da aquile e mufloni. Strade che accompagnano i turisti, magari dopo una giornata trascorsa al mare e al sole nelle splendide calette e nelle lunghe spiagge bianche, a conoscere scenari di natura primordiale, intatta: nuraghi di pietra bianca in splendida posizione panoramica, paesini dove le donne tramandano antiche ricette, chiese campestri teatro di feste e pellegrinaggi, piccoli musei, ristoranti che offrono prodotti genuini, dalle carni al vino Cannonau, dai formaggi di capr ai prosciutti e ai fagottini di pasta ripieni di patate e mentuccia, i culurgionis: cibi di cui si nutrono da secoli uomini e donne di questa terra, che vantano il primato della longevità in tutta Europa.
L´Ogliastra, costa centro-orientale della Sardegna, 23 cittadine e paesi, appena 60 mila abitanti in totale, custodisce nel suo grembo un tesoro: una natura che non ha subito ferite, una terra che l´uomo ha rispettato e tutelato.
Le coste innanzitutto. Le lunghe e tranquille spiagge di Santa Maria Navarrese, Lotzorai, Girasole, Tortol, Barisardo, Cardedu, Gairo fino a Tertenia, dove si affacciano alberghi e villaggi turistici.
Le calette della costa di Baunei, dove si può arrivare solo via mare o percorrendo i sentieri dei carbonai: Cala Luna, Cala Sisine, Cala Goloritzè.
Al termine di una giornata di sole e tuffi in mare, immersioni e snorkeling, si può andare alla scoperta dell´Ogliastra più vera e genuina, quella dell´interno. Strade con un susseguirsi di gole e giganteschi torrioni di calcare che custodiscono splendide grotte. Una su tutte la Grotta di SU Marmuri, del Marmo, la più famosa.
La chiamano anche grotta dei pipistrelli perchè nel periodo invernale ospita la più grande colonia dei mammiferi con le ali in Italia.
Per ammirare un altro pezzo dell´Ogliastra, si può percorrere la strada statale, denominata l´Orientale Sarda, sul percorso della vecchia via romana, che ci porta nel cuore del Supramonte, toccando prima Baunei, il paese che custodisce alcuni dei più suggestivi gioielli ogliastrini e da cui si domini uno splendido panorama sul mare.
Dopo Baunei, l´Orientale sarda tocca Urzulei con il fantastico canyon di Gorroppu, percorribile in una normale passeggiata per almeno 500 metri tra le alte pareti di roccia. Ma, tornando sul mare, c´è un altro gioiello da non perdere: la grotta del Fico.
Aperta ai turisti da pochi anni, raggiungibile solo in barca, è l´ultimo rifugio della foca monaca, dove il mammifero dagli occhi mansueti fu studiato dagli speologi sardi.
Una frazione di Baunei da prendere in considerazione è Santa Maria Navarrese, che dispone di un attrezzato porticciolo turistico. Questo, vanta una lunga storia che ha radici lontane: si dice che qui naufragò nel 1052 la figlia del re di Navarra. La principessa riuscì a salvarsi e come ringraziamento fece costruire la chiesetta bianca che guarda il mare, circondata da alcuni maestosi olivastri che vantano non meno di 1000 anni di vita, dichiarati monumento naturale regionale.